Questa fotografia è stata ripresa in una posizione vicina alla Cima Pollini. La pubblico perché la quota inferiore e la posizione spostata verso valle permettono di avere una buona visuale dell’Alta Valle delle Meraviglie, con parti non visibili nelle altre fotografie.
N.6 (X=52, Y=84) nella mappa – Settembre 2009
Sui roccioni in alto a sinistra è possibile osservare tre stambecchi ed un camoscio che si scaldano al sole.
Il bacino dei Laghi Lunghi. In queste panoramiche si inizia dall’ingresso nel bacino per poi spostarsi progressivamente verso la Valle delle Meraviglie
N.237 (X=54, Y=81) nella mappa – Luglio 2015
N.238 (X=54, Y=81) nella mappa – Luglio 2015
N.239 (X=53, Y=81) nella mappa – Luglio 2015
Stessa posizione della precedente – Luglio 2019
Il rifugio delle Meraviglie
N.240 (X=53, Y=81) nella mappa – Luglio 2015
La Valle delle Meraviglie è la stretta fenditura tra il Grand Capelet e il Monte Bego
N.241 (X=52, Y=81) nella mappa – Luglio 2015
N.242 (X=52, Y=81) nella mappa – Luglio 2015
N.18 (X=51, Y=81) nella mappa – Agosto 2007
N.243 (X=52, Y=81) nella mappa – Luglio 2015
La Valle delle Meraviglie e le incisioni rupestri
Questa valletta nasce dal bacino dei Laghi Lunghi e costituisce una stretta fenditura rocciosa tra i Monti Grand Capelet e Bego e termina alla Baisse de Valmasque.
Nel punto ove nasce possiamo vedere in alto le Onde di Roccia e di fianco al sentiero che sale la Parete Vetrificata (vedere anche il panorama dalla Cima Escandail):
Sulle rocce levigate dai ghiacci sono presenti circa 36.000 incisioni rupestri protostoriche, eseguite a partire da circa il 3.000 a.C. da popolazioni che raggiungevano in estate la regione per il pascolo delle loro greggi.
Alcuni esempi:
Il “Cristo”:
Salendo la valle diventa veramente stretta e in alcuni punti bisogna passare in “pertugi” veramente stretti:
o sul margine dei suoi minuscoli laghi: