Vista da ovest. In questa fotografia sono visibili tutti i sei forti.
Vista da est. Sono visibili quattro forti.
Il campo trincerato del Colle di Tenda
Le opere furono iniziate nell’anno 1881, pochi anni dopo l’ascesa alla Presidenza del Consiglio di Francesco Crispi, ostile alla Francia e favorevole all’alleanza con la Germania (Triplice alleanza) e l’anno prima dell’apertura del tunnel stradale del Col di Tenda. E’ costituita da un forte principale e da 5 forti satelliti, nei quali si mischiano diverse concezione difensive; quella “classica” che vede qui la sua ultima realizzazione e prevede l’utilizzo di alti muri non defilati ospitanti le bocche da fuoco e quella più moderna che prevede che i forti, generalmente a pianta poligonale, siano completamente interrati e nascosti al tiro nemico.
Il primo forte ultimato fu quello di Colle Alto (Fort Central per i francesi), che sorge esattamente sopra l’asse del tunnel stradale, mentre gli altri furono ultimati nel 1885. A est del forte di Colle Alto (m.1926 ) sono localizzati i forti Taborda (m.2005) e Pepino (m.2275), mentre a ovest i forti Margheria (m.1849), Pernante (m.2115) e Giaura (m.2253). Un vasta caserma, (Caserma Centrale) attualmente in cattive condizioni di conservazione, è localizzata immediatamente dietro il forte di Colle Alto, in posizione non visibile dalla Val Roia.
L’intero campo trincerato disponeva di 59 cannoni a retrocarica di medio e piccolo calibro, distribuiti fra i vari forti. Caratteristiche comuni a tutti i manufatti sono l’utilizzo di una muratura tradizionale legata con calce o cemento, orli delle ferritoie e finestre con mattoncini rossi, la presenza del fossato con ponte levatoio, le cisterne dell’acqua occultate nel sottosuolo dei forti. Nel 1893 furono eseguiti i collegamenti telefonici e telegrafici.
Durante la prima guerra mondiale i forti furono disarmati ed i cannoni inviati sul fronte austriaco. Successivamente furono utilizzati solamente come magazzini e per l’acquartieramento di truppe di riserva. Erano passati gli anni delle fortezze in pietra e terra, sostituite negli anni ’30 del secolo scorso dal calcestruzzo e dall’acciaio delle opere del Vallo Alpino.
- Libri consigliati: Le strade dei forti, Marco Boglione, Edizioni Blu;
- La via del Sale, Edizioni Blu;
- Forts et ouvrages di col de Tende, Itineraires du Patrimoine.